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Gestione dell’incremento del contributo addizionale NASpI dovuto nei casi di rinnovo del contratto

L’Inps mediante circolare fornisce le istruzioni operative volte alla gestione degli adempimenti connessi all’incremento del contributo addizionale, dovuto in caso di rinnovo dei contratti a termine, così come introdotto dal cd. Decreto Dignità.


Nello specifico, il decreto sopra citato ha previsto a carico del datore di lavoro, l’incremento del contributo addizionale NASpI (1,40%) nella misura del +0,50% dell’imponibile previdenziale, in occasione di ciascun rinnovo del contratto a tempo determinato e del contratto di somministrazione di lavoro a termine.


A tal fine, occorre precisare che nessuna ulteriore maggiorazione contributiva è dovuta in caso di proroga di un contratto a termine – salvo diversa disposizione da parte della contrattazione collettiva –, in quanto l’istituto della proroga a differenza di quello del rinnovo, non costituisce un nuovo rapporto di lavoro bensì la prosecuzione di un rapporto già in essere.


La determinazione dell’aumento del contributo addizionale – decorrenza dal 14 luglio 2018

In occasione di ciascun rinnovo di contratto a tempo determinato, ovvero di somministrazione a tempo determinato, l’incremento dello 0,5o% si sommerà a quanto dovuto in precedenza a titolo di contributo addizionale NASpI.


Di seguito, alcune esemplificazioni in merito quantificazione complessiva del contributo dovuto:

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