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CCNL Metalmeccanica – Minimi contrattuali in vigore dal 1° giugno 2023 – Effetti

Notizia Flash n.18/2023


Oggetto: CCNL 5 febbraio 2021 per l’industria Metalmeccanica e della installazione di impianti – Minimi contrattuali in vigore dal 1° giugno 2023 – Effetti


In data 16 giugno 2023 la Federmeccanica ha reso noto ufficialmente che le parti stipulanti il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore hanno ufficializzato i nuovi incrementi dei minimi, aggiornando i valori dell’indennità di trasferta e dell’indennità di reperibilità.

Si è infatti preso atto che l’IPCA (Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell’Unione Europea) per il 2022 al netto degli energetici importanti, è risultato pari al 6,6%, dunque superiore all’incremento percentuale dei minimi tabellari di riferimento già previsto.

Come da Circolare di Federmeccanica prot. n. 23 del 17 maggio 2021, in coerenza con la funzione del CCNL di garanzia del TEM, è stata reiterata la regola che prevede espressamente che gli incrementi dei minimi tabellari assorbono le cifre fisse che eventualmente siano state riconosciute in azienda dopo il 1° gennaio 2017, tutelando in tal modo il ruolo affidato alla contrattazione aziendale di distribuzione della ricchezza eventualmente prodotta, restando esclusi dagli assorbimenti gli importi retributivi riconosciuti in relazione alle modalità di effettuazione della prestazione (straordinario, notturno, turni, festività, orario plurisettimanale, ecc.). Allo stesso tempo, il CCNL prevede l’assorbimento degli aumenti individuali riconosciuti, sempre successivamente al 1° gennaio 2017, salvo che non si tratti di aumenti concessi con una clausola espressa di non assorbibilità.

Il modello organizzativo contrattuale introdotto nel 2016 ha riservato alla contrattazione nazionale (realizzata dalle sole parti sociali stipulanti il contratto collettivo) la funzione di realizzare nel tempo minimi di garanzia anche per effetto degli assorbimenti sopra menzionati, mentre ha affidato alla contrattazione aziendale una funzione redistributiva unicamente attraverso “premi di risultato totalmente variabili”.


Di conseguenza qui di seguito confermati i nuovi minimi tabellari a partire dal 1° giugno 2023 (vedere ultima colonna a destra):


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